Da Rob Brant lezione di boxe a Ryota Murata

Rob Brant (+ 24, 16 per ko) è il nuovo campione dei medi per la WBA battendo nettamente ai punti Ryota Murata (+ 14, 11 per ko, – 2). A prima vista potrebbe sembrare una sorpresa, ma non è del tutto vero. Molti esperti del boxing americano qualche chance la davano allo sfidante, un personaggio che si è fatto avanti senza troppi clamori, ma che da adesso in poi sarà il caso di considerare immettendolo forse a guastar le uova nel paniere insieme al trio Alvarez, Golovkin e Jacobs. Murata dal canto suo ha sciolto qualche dubbio che in fondo lo ha sempre accompagnato, la potenza non si discute, ma la sua rigidità nel tronco qualche allarme lo suonava soprattutto di fronte a un pugile più veloce e tecnico. Contro il francese N’Dam nel primo incontro l’allarme era suonato, ma era rientrato nella rivincita. La giustificazione di quella sconfitta era data logicamente all’inesperienza. Contro Rob Brant, invece, non ci sono attenuanti tanto è stata netta la sconfitta come dicono i punteggi: 119-109, 119-109, 118-110. Al Park Theater di Las Vegas forse è nata una stella, ma rimane pur sempre la sconfitta subita da Braehmer, sia pure tra i supermedi. Il tempo sarà come sempre galantuomo. Brant comunque si è dimostrato pugile completo e intelligente. Qualche suo colpo isolato è stato incassato con qualche smorfia, come a dire che non era una carezza. Il computer poi è impietoso con Brant arrivato a segno con 356 colpi su 1.262 scagliati; mentre Murata su 774 colpi scagliati solo 180 sono arrivati a segno. Vale a dire quasi il doppio a favore del vincitore, anche se un picchiatore potrebbe risolvere la situazione con pochi colpi, ma in quel caso Brant ha ammortizzato bene l’impatto. Qualcuno ha detto che la sconfitta di Murata è stata più pesante di un ko. Si parlava di una prossima sfida tra Golovkin e Murata a Tokyo, dove il giapponese ha un seguito incredibile, ma a questo punto per la Top Rank di Bob Arum c’è da rivedere tutto. Si parla anche di una possibile rivincita tra Brant e Murata, ma è un filo molto tenue ad avallarla, perchè una seconda sconfitta per Murata sarebbe la sua fine pugilistica. Nel dubbio si possono pur sempre cercare nuove strade, magari tra i supermedi.

 

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